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Mercoledì 5 Febbraio 2025
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FIPE: AL RISTORANTE ALLERGENI COMUNICATI AI CLIENTI ANCHE A VOCE

Possibilità di comunicare anche a voce la presenza di allergeni nei piatti del ristorante e proroga di almeno 18 mesi dell`entrata in vigore del regolamento sono le due misure che Fipe Confcommercio Imprese per l`Italia ha chiesto al governo in occasione del tavolo tecnico che si è riunito questa mattina presso il Ministero dello sviluppo economico per discutere del regolamento UE 1169/2011 relativo all`etichettatura degli alimenti.

Roma, 01/12/2014

Possibilità di comunicare anche a voce la presenza di allergeni nei piatti del ristorante e proroga di almeno 18 mesi dell`entrata in vigore del regolamento sono le due misure che Fipe Confcommercio Imprese per l`Italia ha chiesto al governo in occasione del tavolo tecnico che si è riunito presso il Ministero dello Sviluppo economico per discutere del regolamento UE 1169/2011 relativo all`etichettatura degli alimenti.
«Per la ristorazione italiana - afferma Dario Pistorio, presidente regionale FIPE Confcommercio - gli esami e le complicazioni non finiscono mai. Siamo consapevoli dell`importanza di dare ai consumatori tutte le informazioni utili a garantirne la sicurezza alimentare ma rifiutiamo che non si lasci l`imprenditore libero di farlo nel modo più adeguato alla propria azienda ed alla propria clientela».
Il 13 dicembre entrerà in vigore il regolamento che obbligherà tutti i ristoranti e le pizzerie ad indicare la presenza di allergeni nei piatti del menu. Per un modello di ristorazione come quello italiano, che fa della varietà e della non ripetitività dei piatti la propria ricchezza, sarebbe improponibile l`imposizione di gestire solo per iscritto la comunicazione ai clienti sia che si tratti di indicarlo nel menu, in un registro, in un cartello o tramite altro sistema equivalente. Esiste, inoltre, un ulteriore problema. La proroga di un anno per l`etichettatura dei prodotti preincartati secondo le nuove regole rende indispensabile una più ampia proroga, almeno 18 mesi, a beneficio dei ristoranti, che di quei prodotti sono acquirenti.
«Noi - prosegue Pistorio - chiediamo che tra le diverse modalità a disposizione delle imprese di ristorazione non possa mancare anche la possibilità di informare il consumatore con unacomunicazione orale da parte del personale. Oltretutto altri Stati membri, tra i quali ad esempio Belgio e Paesi Bassi, stanno adottando provvedimenti nazionali, alcuni dei quali già notificati alla Commissione, che consentono l`indicazione degli allergeni anche secondo tale modalità.»    

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