I Parlamentari della X Commissione Industria del Senato hanno opposto il loro rifiuto all`intcnzione del Governo di sgravare un provvedimento già largamente punitivo per la categoria, costringendo in questo modo il Governo stesso a ritirare emendamenti che prevedevano persino la soppressione per legge della contrattazione sindacale che tutela i Gestori dalla preponderanza delle compagnie petrolifere.
Dopo questo risultato la FIGISC Confcommercio, promotrice dell`iniziativa di chiusura degli impianti per il 9, 10 e 11 ottobre decide di sospendere le chiusure programmate.
La bocciatura del disegno governativo certifica la correttezza dell`allarme lanciato dalla categoria, raccolto con chiarezza ed autorevolezza dal Parlamento.
Non può non essere dato atto ai componenti della Commissione che hanno in questo modo sostenuto le ragioni dei Gestori, di avere impedito il compiersi di una vera e propria ingiustizia ed il determinarsi di una ulteriore ferita del diritti di una intera categoria di lavoratori.
Per queste ragioni pur conservando intatti tutti i motivi di contrarietà rispetto al dispositivo complessivo del provvedimento che impedisce qualsiasi possibilità di concorrenza ai Gestori, favorendo, al contrario, gli interessi di petrolieri e grande distribuzione organizzata, le organizzazioni di categoria decidono di sospendere le chiusure degli impianti gia proclamate.
Questo, anche in attesa che l'iter del disegno dì legge, da oggi fermo per l'inizio della sessione di bilancio dedicato alla Finanziaria, riprenda il suo corso nel mese di novembre e dell'evolversi dello stato della vertenza.
A tale proposito Figisc ritiene indispensabile l'apertura di un tavolo di confronto istituzionale che coinvolga il Governo nella sua collegialità e la Conferenza dei Presidenti delle Regioni, al fine di giungere od un protocollo d'intesa utile ad affrontare e risolvere nel concreto, le questioni poste dai Gestori ed arrivare ad una effettiva apertura del mercato della distribuzione carburanti.
Sona queste le condizioni, peraltro già attivate dal Governo per altre categorie, che consentirebbero una conclusione positiva della vertenza ed il ritiro definitivo delle agitazioni proclamare.