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Firmato protocollo d'intesa tra Confcommercio Catania e ANM sezione di Catania

La firma del protocollo d`intesa con l`Associazione Nazionale Magistrati - sezione di Catania, è una tappa importante quella raggiunta dalla Confcommercio di Catania nel percorso di sensibilizzazione alle tematiche della legalità e al supporto concreto alle aziende in difficoltà per problemi di pizzo e usura grazie al lavoro incessante delle associazioni antiracket del Sistema Confcommercio.

catania, 18/03/2011

Una tappa importante quella raggiunta dalla Confcommercio di Catania nel percorso di sensibilizzazione alle tematiche della legalità e al supporto concreto alle aziende in difficoltà per problemi di pizzo e usura grazie al lavoro incessante delle associazioni antiracket del Sistema Confcommercio.
La firma del protocollo d`intesa con l`Associazione Nazionale Magistrati - sezione di Catania, che non avendo carattere politico, promuove iniziative volte a sensibilizzare anche il mondo imprenditoriale, in particolare su tematiche attinenti il racket, l`usura e la corretta esplicazione di tutte le attività economiche, amministrative e di rilievo collettivo, è il primo accordo a livello nazionale e arriva dopo un`avviata e proficua collaborazione con le quattro associazioni antiracket operanti sul territorio di Catania e del suo hinterland: «Ugo Alfino», che opera nel catanese; «Rocco Chinnici», attiva nei paesi pedemontani; «Francesco Borzì» del calatino e «Carlo Alberto Dalla Chiesa» di Randazzo.
Stamattina, nella sede della Confcommercio di Catania, a suggellare un rapporto già collaudato il presidente provinciale dell`associazione Riccardo Galimberti e il presidente dell`ANM sezione di Catania Francesco D`Alessandro, alla presenza della dott. ssa Marisa Acagnino, presidente di Sezione del Tribunale di Catania, del coordinatore delle associazioni antiracket del Sistema Confcommercio Claudio Risicato e del segretario Francesco Fazio.
«La Confcommercio Imprese per l`Italia di Catania - ha spiegato il Presidente Riccardo Galimberti - attraverso le proprie associazioni antiracket e antiusura si propone di stimolare costantemente nelle imprese la cultura della legalità e della denuncia di atti criminosi.
Abbiamo registrato un cambio decisivo di mentalità e di approccio verso certe tematiche, soprattutto tra i giovani, per questo la nostra associazione, che ha già da tempo avviato una serie di attività volte a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività commerciali, vuole puntare su un nuovo approccio culturale e su nuove modalità operative partendo proprio dalla base.
Sarà disponibile a giorni un centro ascolto, incrementeremo la formazione per tutte le categorie imprenditoriali e merceologiche e poi, naturalmente, la collaborazione con l`associazione nazionale magistrati.
Pertanto ritengo che formalizzare con quest`atto la cooperazione con i magistrati sia un momento fondamentale».
Un documento snello, come l`ha definito il presidente Galimberti, «proprio per poterlo riempire di contenuti» che è stato illustrato alla stampa dalla dott. ssa Marisa Acagnino.
«Affiancheremo la Confcommercio - ha spiegato la Acagnino - nell`attivazione del centro ascolto per le tematiche inerenti fenomeni di pizzo e usura mettendo a disposizione un nostro rappresentante per la consulenza specifica a titolo gratuito. Continueremo, ancora più rafforzata sul territorio, la promozione e la diffusione della cultura della legalità presso le scuole medie inferiori e presso le scuole secondarie di secondo grado, attività avviata già da tempo e che ha dato grandi risultati e soddisfazioni, con incontri e seminari.
Saremo presenti, con un rappresentante dell`ANM catanese nelle vesti di docente, durante lo svolgimento dei corsi rivolti alle imprese relativamente alla prevenzione di fenomeni di usura, come quelli abilitanti per la professione di commerciante, agente di commercio e mediatore immobiliare che la Confcommercio tiene da sempre».
I progetti, quindi, saranno condivisi e associazioni antiracket e magistratura cammineranno insieme nel promuovere tutte le iniziative inerenti l`adozione di politiche pubbliche volte a contrastare i fenomeni di racket, usura e di diffusa illegalità.
Come ha spiegato nel suo intervento il Presidente dell`ANM sezione di Catania Dott. Francesco D`Alessandro.
«La firma del protocollo è solo la formalità di un accordo preso tempo addietro sulla parola. Ha un valore puramente simbolico poiché la collaborazione intrapresa con le forze imprenditoriali del territorio, e nella quale credo molto, sta già dando buoni risultati. Le trovate antiracket - ha detto ancora il presidente D`Alessandro - sono diventate una moda. Siamo contro le iniziative routinarie, noi vogliamo mantenere vivi gli impulsi sostenendo la lotta ai fenomeni malavitosi con azioni concrete. Ci stiamo impegnando a dare un serio contributo di analisi e conoscenza che mette in moto energie positive.
La legalità non è una materia da insegnare nelle scuole ma una scelta di vita, un orientamento che conviene a tutti perché nelle sacche di illegalità si annida il malaffare, mentre solo stando dentro le regole ci sono ritorni vantaggiosi».
Chiude con un invito alle associazioni antiracket il presidente D`Alessandro, quello di proseguire nel difficile compito di supportare le vittime di racket ed usura.
«Dopo quello della denuncia - spiega il presidente dell`ANM di Catania - il momento topico, quello più delicato, è la costituzione di parte civile. E` proprio nei processi che maggiormente le vittime devono sentire il sostegno delle associazioni antiracket».

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