Per analizzare e denunciare l'entità e le conseguenze dei fenomeni criminali sull'economia reale e sulle imprese, Confcommercio organizza il 22 novembre la Giornata nazionale «Legalità, mi piace!». La Giornata - che fa parte di una serie di appuntamenti previsti e calendarizzati nell'arco di tutta la settimana - promuove e rafforza, come testimonia la storia di Confcommercio, la cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo. L'apertura dei lavori è prevista per le ore 10 con gli interventi, tra gli altri, del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli; del presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi; del direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini; del presidente della Commissione Parlamentare Anticontraffazione, Mario Catania; del presidente III sezione Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni e del comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi. Chiuderà i lavori il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Nel corso della giornata sarà presentata un'indagine di Confcommercio, svolta in collaborazione con Gfk-Eurisko, che analizza come sono cambiati i fenomeni criminali (furti, rapine, estorsioni, minacce, taccheggio) negli ultimi anni.
Il 65% delle imprese è danneggiato dall'acquisto illegale; più colpiti i settori dell'abbigliamento, delle calzature e dei prodotti alimentari. Nel 2016 il 27% circa dei consumatori ha acquistato almeno una volta prodotti illegali o ha utilizzato servizi offerti da soggetti non autorizzati. Abbigliamento (+2,1%) e audiovisivi, videogiochi, musica (oltre il +2%) svettano su tutti, ma tra i settori più colpiti ci sono anche i gioielli e i generi alimentari. Cresce anche l'acquisto illegale sul web, dai farmaci all'elettronica. Il 72% circa dei consumatori pensa che acquistare prodotti illegali sia «normale» o «utile» per chi è in difficoltà. Lo sostengono in prevalenza uomini e giovani fra i 18 ed i 24 anni. Nel 2016 la percentuale delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti che ritengono di essere state danneggiate «in generale» dall'azione della illegalità è cresciuta al 65,1% rispetto al 62,1% del 2015. La percezione è più forte tra le imprese del Mezzogiorno. Questi i principali risultati dell'indagine «Legalità, mi piace 2016» effettuata tra le imprese e i consumatori da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research nell'ambito della giornata sulla legalità del 22 novembre.