Il 26 novembre a Palermo e contemporaneamente in tutta Italia, la Confcommercio si è mobilitata alla presenza delle maggiori autorità e delle rappresentanze delle associazioni consorelle per richiamare, ancora una volta, l`attenzione sui problemi legati alla crescente esigenza di legalità, problemi che sempre di più si configurano come emergenze nazionali e non più legate solo ad alcuni territori.
Dal Veneto alla Sicilia, dalla Lombardia alla Calabria, l`emergenza criminalità, anche se con caratteristiche diverse, si manifesta con crescente intensità.
Certamente la crisi economica e quella dei valori favoriscono il proliferare dei fenomeni criminali, ma altrettanto certamente altri fattori contribuiscono a peggiorare la situazione. Non si può negare una crescente sensazione di inadeguatezza, tanto della legislazione quanto delle forze messe in campo dallo Stato. È unanime il consenso all`operato delle forze dell'ordine e della magistratura, a cui, ancora una volta, sentiamo il dovere di esprimere la nostra totale solidarietà, ma è al contempo evidente che senza mezzi e senza uomini l`opera di contrasto diventa sempre più difficile. Confortano alcuni segnali, il fatto che al Sud la fiducia nelle associazioni di categoria ed in quelle antiracket risulti, sulla base dei risultati dell`ultima indagine, percentualmente superiore alla media nazionale; è importante anche perché evidenzia come anni di sforzi e di impegno nella lotta alla criminalità comincino a dare risultati concreti.
Il percorso da compiere resta ancora lungo, non facciamoci illusioni, ed in questo percorso l`istituzione scolastica ha svolto e dovrà continuare a svolgere un ruolo essenziale, sarà un percorso irto di ostacoli che tuttavia non ci deve togliere l`orgoglio di affermare che la Sicilia non è più quella di venti o trent`anni addietro. Certo, qualcosa dovrà ancora cambiare, alcuni strumenti normativi dovranno essere modificati, i beni sottratti alle mafie dovranno diventare strumenti di crescita e non di sterile polemica, ma il cambiamento, ne siamo certi, è inarrestabile e lo sarà sempre di più, perché, è inutile che qualcuno si illuda, il desiderio di legalità sta entrando, prepotentemente, a far parte del
DNA dei siciliani!
M.d.M.