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TAMOIL scarica la Robin Tax sui gestori

Dal 15 settembre prossimo tutti i 74 impianti della nostra provincia che espongono il marchio TAMOIL potranno fissare liberamente, e senza alcun limite, il prezzo dei carburanti. Questa è la prima conseguenza della disdetta degli accordi che regolano, a norma di legge, i rapporti economico-contrattuali tra la categoria e l`Azienda libica e che contenevano anche la clausola con la quale i Gestor

02/09/2008

Dal 15 settembre prossimo tutti i 74 impianti della nostra provincia che espongono il marchio TAMOIL potranno fissare liberamente, e senza alcun limite, il prezzo dei carburanti.
Questa è la prima conseguenza della disdetta degli accordi che regolano, a norma di legge, i rapporti economico-contrattuali tra la categoria e l`Azienda libica e che contenevano anche la clausola con la quale i Gestori - unica categoria del commercio in Italia - si erano imposti, fin dal 2002, un tetto massimo di prezzo al quale sottostare, per contenere le spinte al rialzo dei carburanti.
«La TAMOIL - dichiarano Maurizio Squillaci e Eduardo Brancato rispettivamente Presidente e Segretario della Figisc-Confcommercio - si rifiuta da oltre due anni di rinnovare le intese scadute dalla metà del 2006 per i gestori della viabilità ordinaria e dalla fine del 2004 per quelli autostradali, attuando per altro una politica di forte limitazione dell`autonomia e di perdita delle capacità economiche.
Una politica insostenibile che, di fatto, se da un lato spinge i gestori a bandiera TAMOIL al fallimento, dall`altro consente alla TAMOIL di trasferire su di loro ben più dell`onere previsto dalla «Robin Tax» del Ministro Tremonti.
Ai gestori, impoveriti e impossibilitati a sostenere l`onere impositivo, da un margine di appena 0,0036 €/l fermo da anni, non rimane altro che ribaltare tale onere sul consumatore, vanificando così proprio gli sforzi della categoria compiuti in nome del contenimento dei prezzi carburanti.
Abbiamo segnalato formalmente la questione al Ministro Scajola, allo stesso Ministro Tremonti e all`Autorità per l`Energia, cui la legge assegna il compito di vigilare e verificare che gli oneri della «Robin Tax» non vengano trasferiti, neanche indirettamente, sui consumatori».

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