Sono entrate in vigore il 30 aprile le nuove disposizioni su assegni e banconote. Infatti, a seguito delle norme sull'antiriciclaggio, scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di somme in contanti, libretti e assegni al portatore. In pratica non si potranno fare acquisti o pagare compensi per valori superiori a 5.000 euro utilizzando le banconote.
Gli istituti bancari e le Poste Italiane stanno già rilasciando ai correntisti i nuovi blocchetti di assegni contenenti la clausola «Non Trasferibile» già prestampata, i vecchi assgni potranno ancora essere utilizzati apponendo su ciascuno di essi la dicitura Non Trasferibile.
Anche gli assegni circolari di importo inferiore a 5.000 euro, a loro volta, verranno emessi con la clausola di non trasferibilità. Il cliente potrà richiedere per iscritto assegni trasferibili pagando un'imposta di bollo di 1,5 euro. Per effettuare la «girata» sarà comunque necessario indicare il codice fiscale del girante.
Gli istituti bancari e Poste Italiane S.p.a. dovranno comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati identificativi, compreso il codice fiscale, dei soggetti ai quali siano stati rilasciati moduli di assegni bancari o postali in forma libera ovvero che abbiano richiesto assegni circolari o vaglia postali o cambiari in forma libera nonché di coloro che li abbiano presentati all'incasso entro il termine di 30 giorni.