L`Associazione librai italiani, Ali-Confcommercio, chiede al Governo di impegnarsi per concretizzare una mozione sulla promozione della cultura approvata al Senato il 14 maggio scorso che prevede, tra l`altro, di rendere deducibili dalla dichiarazione dei redditi le spese per l`acquisto dei libri di testo. La richiesta è stata inviata dal presidente dell`Ali, Paolo Pisanti, con una lettera al sottosegretario di stato per l`Istruzione, l`Università e la Ricerca, Giuseppe Pizza, che durante il dibattito sulla mozione (la numero 31 testo 2, presentata dalla senatrice Luciana Sbarbati) ha espresso parere favorevole sul provvedimento. La stessa lettera è stata trasmessa per conoscenza anche a tutti i capigruppo della Camera e del Senato.
«I benefici del provvedimento - afferma il presidente dell`Ali - sarebbero molteplici per migliorare la qualità dell`istruzione che è cruciale per un Paese che vuole essere competitivo e che progetta con lungimiranza il proprio futuro. Così si renderebbe effettivo il principio costituzionale del diritto allo studio, aiutando le famiglie a basso reddito e con più figli, e si garantirebbe la presenza delle medie e piccole librerie sul territorio che sono veri e propri presidi per la diffusione della lettura e della cultura».
Nel ribadire al Governo la richiesta di inserire il provvedimento nella prossima legge finanziaria, già formulata più volte tramite Confcommercio, l`Ali ricorda che il Consiglio regionale del Veneto, nel marzo scorso, ha già approvato all`unanimità una proposta di legge statale che prevede la detraibilità delle spese per l`acquisto dei libri di testo e dei materiali scolastici.